La partecipazione alla Finale CDS regionale di settembre non pare essere in discussione per i cadetti, che hanno un gruppo nel complesso omogeneo ed interessante, guidato dagli ostacolisti Luca Vianello e Matteo Costantini, entrambi a podio ai regionali di maggio a San Biagio e vere punte di un movimento che – come scritto per le cadette – si sta prendendo soddisfazioni. La stagione naturalmente non è finita, ci sono tante gare davanti, ma c’è un bel pacchetto di atleti che lascia ben sperare, pur con una difficoltà nel settore mezzofondo che riguarda anche la formazione maschile. Ecco l’analisi divisa per macro-aree.
VELOCITA’: I migliori due negli 80 sono – anche – i primi a guidare l’area degli ostacoli. Matteo Costantini (10″13 negli 80) e Luca Vianello (10″29 negli 80) sono i primi due della lista, con Gabriele Micheli che è il terzo con 10″39 in un settore che non ha le stesse punte delle cadette ma che ha una buona compattezza data anche dal 10″53 di Davide Giolo, che ritroveremo nel mezzofondo poi. Nei 300 il 40″56 di Luca Vianello è il miglior crono stagionale, cui fa seguito il 40″67 di Gabriele Micheli. Qui manca un terzo interprete da meno di 41″ che è tranquillamente Matteo Costantini, il quale – però – non ha ancora fatto un 300.
OSTACOLI: Luca Vianello e Matteo Costantini. Sono loro due gli specialisti del settore ed entrambi a podio ai regionali di San Biagio di Callalta nei 300hs. La differenza tra i due atleti è molto ridotta ma è a favore di Matteo, che guida le graduatorie nei 100hs e nella distanza più lunga. Tra gli ostacoli alti da 0.84 il vantaggio a favore di Matteo Costantini sfiora gli 8 decimi grazie al 15″1 messo giù a Mestre in occasione delle prove multiple, mentre per Luca c’è un 16″15 che non descrive appieno le sue qualità (la caduta alle prove multiple pesa in questo). Nei 300hs il distacco è ridotto a 44 centesimi, con l’ottimo 43″14 per Costantini ed il 43″58 per Vianello.
SALTI: Sempre loro due. Luca Vianello guida la graduatoria del lungo con l’ottimo 5.50 ottenuto a Mestre in occasione delle prove multiple davanti al 5.42 di Matteo (anche lui fatto alle multiple). Nei concorsi però mancano forse specialisti veri oltre a Luca: nell’alto a guidare la graduatoria c’è il buon 1.62 di Matteo Costantini, nel triplo a guidare c’è Riccardo De Pieri con l’ottimo 11.07 fatto registrare a San Biagio di Callalta in occasione dei regionali. Nel lungo tra le misure interessanti sicuramente il 4.72 di Ludovico Bonaldo ed il 4.70 di Riccardo De Pieri.
LANCI: un po’ di montagne russe per Alberto Gambino, che non ha ancora trovato la sua dimensione a livello tecnico. Per il giovane lanciatore c’è la leadership nel peso con 11.09 e nel disco con un bel 29.52, ma la sensazione è che i margini di miglioramento siano ampi in entrambe le gare: la speranza naturalmente è che al rientro dall’estate si riesca a trovare la quadratura del cerchio per avvicinare almeno gli 11.50 nel peso e scollinare i 30m nel disco, lì ad un palmo di mano. Nel martello la leadership è di fatto dell’unico martellista presente in campo, ossia Matteo Minesso, che – però – come il compagno ed amico Alberto può registrarsi a livello tecnico. Nel giavellotto la leadership è di chi giavellottista non è, ossia Matteo Costantini: per lui un bel 35.65 ottenuto alle prove multiple di Mestre. Dietro di lui il 28.70 di Alberto Gambino, che ha nelle corde un “over 30″.
MEZZOFONDO: Vale più o meno lo stesso discorso per le cadette, qui il migliore è senza dubbio Davide Giolo con il bel 3’03″48 ottenuto ai regionali nei 1000. Dietro di lui fatto salvo per il 3’11″48 di Lorenzo Zambon c’è solo il 3’08″0 di Matteo Costantini, il 3’16″7 di Riccardo De Pieri ed il 3’17″8 di Luca Vianello. Ancora meno carne al fuoco tra i 2000 dove c’è – di fatto – solo il buon 7’05″57 di Lorenzo Zambon al di sotto dei 7’30”. Nelle siepi l’unico riferimento è il buon 4’05″95 di Pietro Curci. Poca carne al fuoco, in ottica CDS servirà – forse – un riadattamento o qualche situazione di inventiva per coprire al meglio le gare.
Si ringrazia Daniele Morbio per l articolo.
Foto credit Ardelean/Fidal Veneto