Grandi, anzi, grandissime notizie da Casarsa della Delizia (Friuli) in occasione del Meeting valido per la 4° prova di Atletica Giovani: poco meno di una decina i portacolori BioTekna in gara, tutti cadetti.
Splende nel pordenonese la stella di Elisa Favaro, che nel getto del peso raggiunge quello che per qualsiasi atleta è un sogno: la partecipazione ai campionati italiani. All’ultimo lancio di una serie solida la giovane lanciatrice spara l’attrezzo da 3 kg ad un superlativo 11.24, che sfonda il fatidico muro degli 11.00, che è minimo italiano. Nella serie di Elisa anche due volte 10.1. ed un 10.70 solidissimo: prima di oggi il record personale della classe 2009 era 10.62. Grandi complimenti ad Elisa ed ai suoi tecnici Alessandro Pavan e Federico Sottana. In gara con lei – ed anche lei a podio – la compagna Matilde Pirolo, che piazza il record personale con il suo 8.11 piazzato all’ultimo lancio utile.
Tra gli altri ottimi risultati da registrare i miglioramenti netti ed importanti di tutti i 3 atleti impegnati nei 300hs: apre le danze Matteo Costantini con un 45″79 che può certamente essere migliorato, considerato che il ragazzo è rimasto “spiazzato” al suono della pistola elettrica. Nella seconda serie poi esce il bel 47″27 di Luca Vianello, anche lui al primato personale. Piazzamento a podio per entrambi, che hanno chiuso quarto e quinto. Gran bella prova anche per Gloria Polonioli, che non solo abbatte il muro dei 54″, ma sfiora i 53″50: 53″54 per lei, miglioramento di un secondo e 4 decimi in un pomeriggio veramente importante. Nel lungo litigano un po’ con la pedana e la fase di “volo” Luca Vianello e Matteo Costantini: 4.70 con record personale per Luca, 4.82 per Matteo, a 7 cm dal suo PB. Nei 150 bella prova di Alessio Simonato che chiude in 19″76 una prova condizionata dal -1.6 di vento. Al femminile 20″38 di Matilde Pirolo con -1.6 di vento in una serie dominata dalla talentuosa velocista, mentre è molto buona anche la prova di Elisa Guarato che chiude in 22″51 una giornata davvero eccellente per i cadetti BioTekna, che vedono frutti del lavoro svolto in campo.
Si ringrazia Daniele Morbio per l’articolo