Dopo aver approfondito la situazione legata a Tommaso Giacobbe, cadetto in grande ascesa nei 300hs, parliamo ora di una sua compagna di allenamenti, Elenia Cavasin. La giovane velocista classe 2006 è allenata e seguita naturalmente da Alessandro Pavan e Federico Sottana, i due tecnici del gruppo cadetti ed è al suo terzo anno di atletica, in quanto arrivata in campo a Marcon nel 2019. Velocista specialista di 80 e 300, Elenia sta vivendo una stagione di continui miglioramenti e di grandissima crescita nelle due distanze, piazzandosi tra le prime sei in graduatoria stagionale.
La prima stagione per la giovane atleta è comunque positiva, dove lascia intravedere qualità interessanti specialmente nei 60, dove aprirà la sua “vita sportiva” con un 8″66 corso proprio a Marcon nel mese di aprile 2019. La stagione proseguirà tutta sugli stessi tempi pressoché in ogni gara, dove metterà a referto un ancillare 8″62 a giugno a Marostica ed un 8″63 ad Arzignano alla fine dello stesso mese, alle Province Trivenete. Una costanza che sicuramente è di buon auspicio per il futuro, considerando che ha iniziato da pochi mesi e che la tecnica andava sgrezzata. Tra gli altri risultati anche un 3.98 nel lungo ed un 26.00 nel vortex.
La prima stagione da cadetta la vedrà esprimersi in gara solo a luglio a causa dello stop forzato per l’esplosione del Covid il giorno stesso di quello che doveva essere l’esordio indoor: per la nostra giovane atleta un promettente 10″86 l’11 lunglio all’esordio sulla distanza, seguito da un 44″14 nei 300 la settimana successiva. Nelle – poche – gare successive metterà a referto altri 3 crono sotto gli 11″ negli 80 e due a 44″55 nei 300. Una stagione che sicuramente non si aspettava così corta, compatta e priva di gare, ma la pandemia ha scombussolato ogni piano di allenamenti, gare ed obiettivi personali, pur non levandole voglia e passione.
La stagione attuale è stata a dir poco piena di gare fin da subito, pur senza la stagione indoor; l’esordio ad aprile è stato con il botto, a dir poco sensazionale: un 10″34 di grandissimo rilievo a livello provinciale ma anche regionale, che migliora di ben 5 decimi il tempo corso nel luglio 2020. Nei 300 esordio da primato personale in 43″53, con un miglioramento di più di 6 decimi sul crono dell’anno precedente. Il resto dela stagione offre dei tempi negli 80 tra 10″37 e 10″66, segno che la stabilità tecnica è tutta da trovare e che c’è ancora tanto talento da sgrezzare in questa giovane e promettente velocista. Nel 300 – tuttavia – la crescita è stata costante in tutte le successive uscite, dove abbasserà fino al 42″58 attuale corso ad Abano 10 giorni fa: offre il meglio di sé nella distanza più lunga? Possibile, ma a 15 anni si può solo che crescere e si può solo che sistemare quelle lacune tecniche mostrate, un lavoro che i suoi tecnici sanno fare benissimo.
Tra tanti dati che si possono snocciolare, ne troviamo uno particolare e decisamente impressionante per questa stagione 2021: di 7 gare disputate tra 80 e 300, sono arrivate 7 vittorie. Un bottino pieno nelle uscite provinciali che testimonia l’egemonia di Elenia Cavasin nel territorio veneziano, cosa che sicuramente può e deve far piacere alla diretta interessata. La giovane velocista – tuttavia – ha dimostrato di essere cresciuta notevolmente in termini di certezze nella stagione corrente, senza lasciarsi abbattere da un risultato non soddisfacente: il non essere mai contenta è sicuramente un qualcosa di positivo per il futuro e per quelle che sono le sue ambizioni. E – naturalmente – da buona velocista Biotekna – ha le idee chiare per il futuro: ripercorrere il percorso di crescita di Elisa Visentin, la velocita di punta della squadra. Proprio la campionessa italiana classe 2002 è il riferimento sportivo della nostra giovane cadetta per spirito di sacrificio, forza, determinazione e qualità tecnica. Idee ben chiare, pochi concetti ma precisi: crescere e lavorare per – un giorno – ambire a traguardi importanti a livello nazionale ed internazionale. Intanto – però – gli occhi sono sul 2021 e sul finale di stagione, con la volontà di chiudere forte.
Si ringrazia Daniele Morbio per l’articolo e per le foto Cavasin