A seguito del weekend di gare abbiamo raccolto le interviste post gara di tanti atleti. Ecco le dichiarazioni
dei ragazzi Biotekna che siamo riusciti ad intercettare
Giorgia Faggian: “Speravo di migliorarmi, ma ci sarà tempo per farlo. Puntiamo però alle staffette. Le
ultime 2 settimane non mi sono allenata con la giusta intensità, forse dovevo fare di più. La partenza è
stata buona, il problema erano le gambe che non giravano alla fine.
Riccardo Bizio: “Ciao Daniele. Non ha funzionato l’ultima parte della rincorsa, gli ultimi 4 o 5 passi. Il
salto è stato meno efficace e più corso di quello che sarebbe dovuto uscire, ho staccato sempre fuori
pedana ed ero contratto.
Tommaso Chinellato: “Sono contento, volevo il personale e lo ho ottenuto, meglio rispetto alle ultime
uscite. Sono partito abbastanza veloce, poi mi sono irrigidito alla fine. Prossima volta puntiamo al
personale nei 400.”
Enrico Bellin: “Devo dire che non me lo aspettavo visto che ho fatto solo allenamenti tecnici. Sono
soddisfatto pur non essendomi allenato con i pesi e non avendo fatto una buona preparazione invernale.
A livello tecnico buone sensazioni, soddisfatto di come ho girato… ma manca preparazione fisica.
Prossima tappa il 6 giugno ai pentalanci, per migliorare e tutte le prestazioni.”
Chiara Oriato: “Sono abbastanza contenta per i 400, peccato per la stanchezza, ma farò meglio entro
fine stagione. I 100 sono soddisfatta a metà, 7 centesimi dal personale non sono tanti, considerando il
vento di Padova e Mestre può andare bene. Nel 100 è migliorabile la partenza e la frequenza finale,
devo lavorare su rapidità e non frequenza. Spero di migliorare il tempo nei 400 e fare il minimo italiano.”
Alessandro Franceschini: “Sono contento, è il minimo per gli assoluti, sono venuto ai regionali anche per
questo. Ho fatto una buona distribuzione, sono passato in 22″9 e poi ho tenuto bene. Contentissimo,
l’anno scorso non ero mai andato sotto i 48″25, rivediamo i 47 finalmente. Ora proviamo forse a Bolzano
sabato ed una staffetta a Codroipo in teoria, poi vediamo, forse Nembro il 17 e poi Rovereto, ora posso
dirlo con certezza.”
Fabio Camattari: “Contento. Come esordio stagionale va bene, l’ultimo mese è stato un po’ travagliato,
non sapevo come stavo, poi ho visto che andava un po’ meglio e ho gareggiato. Inizio gara un po’
faticoso perché ho provato poco e la sensazione in pedana era assente, poi ho iniziato a sentirmi più
reattivo e più coraggioso nel buttarmi in pedana, ho fatto 14″81 al quinto salto ma ventoso, poi un 14.94
regolare. Lontano dai personali, ma dopo tanto tempo va bene. Tecnicamente ho trovato un salto come i
vecchi tempi all’ultimo tentativo, gli altri erano contenuti, con pochi appoggi, non entravo spingendo.
Sensazione normale dopo aver fatto l’ultima gara in Agosto e pure saltando una volta sola per poi
stirarmi, se guardiamo le gare prima andiamo al 2019, questo ha influito. Cercheremo le gare future,
intanto vediamo come sto domani: i triplisti lo sanno che non si sta mai benissimo. Ora cercherò il
minimo assoluto e di migliorare la condizione.”
Elisa Visentin: “Sì sono contentissima per aver buttato giù il muro dei 24″, lo aspettavo da tantissimo. Il
vento ha influito negli ultimi 20 metri, lo sentivo abbastanza, ma sono comunque contenta, nella
speranza di trovare vento a favore agli italiani per fare ancora meglio. Sono partita bene, ho accelerato
bene, mi premeva fare meglio in curva ed in accelerazione: ci sono riuscita ed è uscito un bel lanciato,
non ho sbagliato quasi niente. Adesso faccio i 100 a Conegliano e poi dritta a Grosseto.”
Loris Tonella: “A Trieste ho cercato di ritrovare le sensazioni visto che ho avuto un piccolo stop di un
mese e mezzo, ma niente di grave. In batteria mi sono trovato abbastanza bene, poi in finale mi sono
irrigidito negli ultimi metri, poi per le condizioni non è uscito un bel tempo. A Mestre volevo completare il
weekend, le sensazioni sono quelle giuste visto che ho battuto atleti che hanno fatto tempi di rilievo.
Dovrò trovare una buona gara senza vento per migliorare i tempi, in curva ero un po’ teso e stanco da
ieri, ma nel rettilineo mi sono sentito meglio. Prossima tappa credo mercoledì a Conegliano, i 100.”
Si ringrazia Daniele Morbio per l’articolo e per le foto Gabriele Sbalchiero