Un miglioramento di ben 11 centesimi in questo primo scorcio di stagione, dal 10″46 del maggio 2019 fino al 10″35 dello scorso 16 luglio… con una particolarità: la pista di Savona come portafortuna. Stiamo parlando di Andrea Federici, velocista 23enne della Biotekna Marcon. Ha aperto la stagione outdoor con un bel 10″55 a Rieti, per poi migliorarsi fino a 10″35 nella finale dei 100, a Savona (come detto): quel quarto posto dietro a Filippo Tortu, Marcell Jacobs e Fausto Desalu apre scenari futuri interessanti per l’atleta portacolori del team veneziano. Sarà l’uomo copertina dei Queen Atletica Games in programma sabato 8 agosto a Pavia ed è – ovviamente – il velocista del momento dietro ai tre citati sopra. Andrea è allenato dalla mamma Marinella Signori e si allena anche con Filippo Tortu, leggiamo ora le parole della 23enne stella della Biotekna
Ciao Andrea, grazie della disponibilità. Sei uno dei velocisti del momento, ci parli un po’ di te? Dove hai studiato e cosa stai studiando ora?
“Grazie a te delle domande. Mi sono diplomato al Liceo Scientifico Leonardo nel 2016 e ho iniziato a studiare nell’anno successivo all’università di Brescia Ingegneria dell’Automazione Industriale.”
Quanto difficile è gestire il doppio percorso tra studi universitari e atletica? Ci parli di questo doppio percorso? Come riesci a conciliare le due cose?
“Studiare e allenarsi 8/9 volte a settimana non è così semplice, motivo per il quale per conciliare studio e allenamenti ho deciso di prendermi del tempo in più per la laurea in ingegneria, così da potermi concentrare maggiormente sugli allenamenti senza comunque tralasciare lo studio, che ritengo molto importante per un momento futuro in cui l’atletica non sarà più la mia priorità.”
Sei letteralmente esploso in questa stagione, migliorando nei 100 un 10″46 (con vento regolare) di ben 11 centesimi. Il 10″35 ottenuto a Savona ti spinge in una dimensione d’elite a livello nazionale, come è arrivata questa esplosione? Quali sono le chiavi di questi risultati?
“Ci sono molte persone e molto lavoro dietro questo risultato, in primis da quest’anno ho deciso assieme a mia madre, la mia allenatrice che mi segue per la velocità, di aumentare il numero di allenamenti arrivando a doppiare 3 volte a settimana con una seduta in palestra la mattina. Ho lavorato di più sulla forza in questo periodo e questo si è rivelato molto producente grazie all’aiuto del Professor Roberto Bonomi, che da questo punto di vista è molto esperto e competente. Ho migliorato molto la tecnica di corsa anche grazie all’occhio attento di Salvino, papà di Filippo, che mi segue il sabato e mi da quelle dritte su cose che ad altri occhi a volte possono sfuggire. Inoltre sono seguito anche dal punto di vista Fisico molto più di prima, grazie alla Biotekna, la mia società, ad un massaggiatore, Piero Serpelloni, e ad un chiropratico, Luca Pirtali, molto competenti. Penso che il lavoro di tutte queste persone mi abbia aiutato e spronato a dare il meglio di me ed abbia portato al risultato che ho fatto.”
Questi tempi ti portano ad ambire un posto alle Olimpiadi con la 4×100 azzurra o per te resta un sogno? In un’ipotetica staffetta olimpica, in quale frazione ti vedresti bene?
“Sicuramente far parte di una staffetta Olimpica è un sogno incredibile, un sogno che però di recente si sta trasformando in un obiettivo da raggiungere, anche grazie ai risultati che stanno arrivando ultimamente. In staffetta ho quasi sempre corso le curve perché mi riesce bene correrle, sia la prima frazione in quanto ritengo di avere una partenza abbastanza buona, sia la terza frazione in quanto sono sempre riuscito a destreggiarmi nei cambi, quindi se mi vedessi in un’ipotetica staffetta probabilmente mi vedrei in una di queste due frazioni.”
Ti sei allenato con Filippo Tortu, ci parli degli allenamenti con Pippo, del vostro rapporto e quanto ti ha aiutato quel periodo?
“Potermi allenare con Filippo è un grande onore, e mi aiuta tanto. Anche solo il fatto di poterlo vedere correre in allenamento con la scioltezza che lo contraddistingue è un grande aiuto per me, in quanto ritengo che anche osservare possa portare a dei miglioramenti. Oltretutto, tutto questo è possibile anche grazie al carattere di Filippo, col quale vado molto d’accordo. Filippo è un ragazzo molto umile e molto socievole, ad allenamento riesce a ridere e scherzare sempre, mantenendo la serietà e la concentrazione ogni volta che deve correre o fare un esercizio.”
Quali sono i tuoi obiettivi stagionali e quali saranno le prossime uscite? Cosa ti aspetti dal mese di agosto?
“Il mio obiettivo principale adesso è rimanere su questo livello nelle prossime gare per dimostrare che il risultato di Savona non è stato solo un caso. Le prossime uscite per il momento saranno il meeting di Trieste il primo Agosto, il meeting organizzato da Queen Atletica l’8 Agosto a Pavia e poi come appuntamento conclusivo e più importante i campionati italiani assoluti di Padova a fine Agosto ai quali punto ad arrivare al massimo della forma., sperando anche in un personale magari.”
Sei il velocista di punta della Biotekna, quali sono le tue ambizioni e che rapporti hai costruito nel team veneto? Che ambiente hai trovato?
“Sono entrato nell’Atletica Biotekna all’inizio della stagione 2019, e non ritengo un caso che i miei miglioramenti siano partiti proprio da quell’anno. In questa nuova società mi trovo benissimo, il presidente Guerrino Boschiero mi dà tutto il sostegno di cui ho bisogno e sono sempre seguito al meglio. La società ha messo a disposizione dei test fisici che mi hanno aiutato moltissimo, tenendomi sotto controllo costantemente e fornendomi dieta ed esercizi appropriati per migliorare la mia condizione fisica, grazie a Massimiliano Bedendi che si occupa di tutta questa parte.”
Ringraziamo Andrea per la disponibilità e gli auguriamo il meglio per il futuro!
si ringrazia Daniele Morbio per l’intervista e per le foto :
Atl-Eticamente foto – Roberto Passerini