Siamo a metà maggio, le restrizioni del lockdown si stanno allentando, le gare sono ancora lontane e iniziano le pubblicità che ci ricordano la dichiarazione dei redditi… così nasce l’8 x 1000! Non è una quota d’imposta, ma una sorta di sfida tra compagni di squadra, o forse una sfida soprattutto con sè stessi e la vetta da raggiungere.
1000 metri di dislivello positivo, solo ascesa, una volta a settimana per 2 mesi, quasi come fosse una cura. 10 maschietti ed una sola femminuccia a darsi battaglia a suon di minuti sulle vette delle Prealpi e non solo, la più gettonata l’ascesa al Monte Pizzoc, che geograficamente è la più comoda. Ma c’è anche chi come Silvio Dus che si è fatto 300 metri salendo e scendendo l’argine vicino casa. I chilometri sono ininfluenti, per coprire 1000 metri verticali si percorrono da 1,5/2km in sù, dipende dalla ripidità della salita.
Un pò di numeri… prendendo il tempo migliore degli 11 partecipanti e facendo la media, il tempo risultante è di 1:12’, per paragone la velocità ascensionale di un escursionista medio è valutata dal CAI in 300 metri/ora. Per la cronaca il miglior crono è di Mattia Zoia in 43’:01” sul sentiero “direttissima” che partendo da Sonego, località le Briglie, porta alla cima del Pizzoc.
Incuriositi dalle statistiche? Vi invito a leggere questo link: https://it.wikipedia.org/wiki/Vertical_Kilometer
Quel millino settimanale sulla carta sembra cosa facile, in realtà dopo 4/5 settimane comincia a pesare, non è sempre scontato trovare il tempo, la voglia, la gamba, il meteo favorevole… le 8 settimane sono state la vera prova di resistenza, la prova ultra.
Ricominciano le gare, questo Virtual Vertical Race targato BioTekna c’ha permesso di mantenere calde le gambe, a volte anche spingere come non mai in allenamento, perché raggiungendo la vetta noi tutti si vedeva il personale arco dell’arrivo!
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