Questa ultramaratona… ultratrail… ultraibrido… giunta alla IX edizione, nel corso degli anni ha cambiato fisionomia più volte per necessità logistiche ma anche per sopravvivere alla concorrenza di un calendario gare sempre più fitto. Ha cambiato pure paternità passando dalla gestione “La cerniera” al gruppo sportivo “La Noce di Villaverla” dove è stata spostata la partenza dal 2013. Il percorso è rimasto più o meno invariato negli anni, caratterizzato da un’andata e ritorno dalla pianura alla malga Lora passando per dolci saliscendi tra le colline e le piccole dolomiti vicentine, fino a toccare quota 1200 m.
Ogni anno tolgono un pezzo di strada per riscoprire nuovi sentieri, mulattiere e carrarecce. E il percorso sempre più trail presenta solo 20 km scarsi di asfalto, concentrati quasi tutti sulla prima e ultima parte. La variabile costante, l’andatura… si corre sempre, non sono tanti i 4000 m di dislivello. Il dubbio, che si dissipa solo a pochi minuti dalla partenza… quale scarpa indossare? A3 o A5? Dipende dalle condizioni meteo e dalle personali sensazioni. Alberto, Marco ed io abbiamo optato per scarpa da strada, al ritiro pettorali ci avevano detto che il fondo asciutto non era insidioso. Scelta azzeccata, a parte la discesa al km 30 su sentiero stretto, ripido e tecnico (qui Alberto è pure caduto) il resto del percorso non presentava particolari difficoltà.
Come affrontare la 100&lode? La prima metà è più impegnativa, qui è concentrato il maggior dislivello positivo. Al km 50, giro di boa, si trova la propria sacca per un eventuale cambio, recuperare qualche integratore o semplicemente per depositare la frontale. L’alba comincia ad illuminare le cime di rosa tra le 5:00 e le 5:30, solo i primi probabilmente continuano la seconda parte con la luce in testa… forse la portano fino al traguardo! La seconda metà del percorso è più scorrevole, ci sono diversi tratti in falsopiano dove si deve correre mantenendo una buona andatura ma allo stesso tempo cercando di conservare energie per gli ultimi 12/15 km tutti su strada in pianura. Proprio in questa ultima parte è possibile recuperare qualche posizione, qui se si cammina, raggiungere il traguardo può trasformarsi in un calvario…
Ben 3 le novità di quest’anno!
Questa 100 è inserita nel Gran Prix IUTA di Ultratrail;
E’ corsa qualificante UTMB;
Partenza a mezzanotte, anziché alle 8:00.
Probabilmente proprio questi ingredienti hanno contribuito ad attirare i molti atleti, gli iscritti erano più di 150, quasi il doppio rispetto al 2016.
Ultima considerazione, il prezzo d’iscrizione. Nel 2012 quando era ancora una FIASP ci si iscriveva con 20,00€ e c’erano 20 ristori. Quest’anno ci si iscriveva a quota agevolata con 45,00€, la metà dei ristori, ma per una gara che è diventata sempre più simile ai trail più blasonati… quindi ne vale ancora la pena, considerando che le altre gare mediamente costano 1,00€ al Km!
di Davide Conardi
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